IL BIOLOGICO E L'AMBIENTE

IL BIOLOGICO E L'AMBIENTE

La Giornata Mondiale dell’Ambiente di ieri ha dimostrato chiaramente come le caratteristiche del biologico siano quelle che connoteranno l’agricoltura del futuro.

Da un rapporto di Federbio, Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica, emerge come l’agricoltura industriale sia una vera e propria minaccia per la Terra: “L’uso indiscriminato di sostanze chimiche tossiche da parte dell’agricoltura industriale ha portato alla progressiva scomparsa della sostanza organica, alla contaminazione dei prodotti che arrivano sulla tavola degli italiani, e l’incremento della antibiotico-resistenza indotta dall’abuso di farmaci negli allevamenti intensivi“. In più del 60% delle acque superficiali e in oltre il 30% di quelle profonde sono state ritrovate tracce di 224 tipi di pesticidi.

L’INQUINAMENTO DEGLI ALIMENTI
Fertilizzanti azotati e allevamento intensivo degli animali sono tra i maggiori responsabili dell’aumento del particolato fine che provoca malattie e morti premature: a darne notizia lo studio Significant atmospheric aerosol pollution caused by world food cultivation” (Earth Institute – Columbia University 2016). Dalle rilevazioni condotte nel 2015 da ARPA, ASL e Istituti Zooprofilattici, è emersa la presenza di pesticidi nel 66.1% della frutta e nel 30,9% degli ortaggi. L’inquinamento degli alimenti è un problema sempre più concreto, e proprio in questi giorni, è al centro del dibattito europeo per la contaminazione del gilfosato, potente erbicida, sulla cui cancerogenicità le autorità competenti hanno espresso pareri discordi, che è stato riscontrato nelle urine del 100% delle 14 donne incinte sottoposte dalle analisi condotte dal mensile dei consumatori Il Salvagente.

BIOLOGICO ALLEATO DELL’AMBIENTE

All’agricoltura biologica sono associati benefici legati alla qualità dell’ambiente, all’incremento della produttività a medio e a lungo termine, alla riduzione sostanziale della necessità di irrigazione e alla diminuzione dei livelli di inquinamento delle acque.
Inoltre, i vantaggi cumulativi legati al metodo biologico – come l’assenza di fertilizzanti sintetici, l’apporto di sostanza organica compostata nel terreno, il sequestro di carbonio da parte del suolo, la riduzione delle emissioni agricole di anidride carbonica e dell’utilizzo di energie fossili – determinano un potenziale di riduzione dei gas serra pari a 5.1-6.1 GT (miliardi di tonnellate) di CO2 equivalenti. Questo significa che una conversione globale ai metodi di gestione biologica trasformerebbe l’agricoltura da principale fattore di cambiamento climatico ad attività a impatto climatico zero.

PER STARE BENE, MANGIA BIOLOGICO

E’ il risultato venuto fuori dallo studio commissionato dal Parlamento europeo che ha evidenziato come il consumo di cibo biologico sia correlato alla riduzione del rischio di malattie allergiche e di obesità e alla diminuzione degli effetti negativi sullo sviluppo cognitivo e neurologico dei bambini causati dagli attuali livelli di esposizione ad insetticidi durante la gravidanza e l’infanzia.
“Vogliamo cogliere l’occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente– dichiara Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio – per evidenziare come l’agricoltura biologica rappresenti la vera alternativa all’agricoltura industriale e per sottolineare come il nostro Paese sia sempre più cosciente delle potenzialità e dei benefici associati al metodo bio. L’Italia è il sesto Paese al mondo per superficie sottratta all’uso dissennato della chimica in agricoltura, il nono per incidenza dell’agricoltura biologica rispetto a quella complessiva e per tasso d’incremento delle superfici biologiche. Una consapevolezza e un’attenzione che passa anche attraverso le scelte dei consumatori, nell’ultimo anno l’83% delle famiglie italiane ha acquistato almeno un prodotto bio (AssoBio/Nielsen)”