Cosa significa cibo biologico: il punto della situazione
Con troppa facilità oggi si parla di cibo biologico. Ma cosa significa esattamente e quali devono essere le caratteristiche obbligatorie di quelle aziende agricole che vogliono ottenere la certificazione biologica?
DI COSA SI TRATTA
Facciamo chiarezza. Il cibo biologico comprende tutti quegli alimenti prodotti attraverso l’agricoltura biologica, un tipo di attività che preserva l’integrità del suolo e della terra, ne favorisce la produttività con interventi selettivi e mirati, non utilizza pesticidi o altri prodotti velenosi e salvaguarda la biodiversità delle specie coltivate.
Le aziende agricole bio si impegnano ad utilizzare sistemi di energia rinnovabile, limitare gli sprechi d’acqua con irrigazioni funzionali, ruotare le colture, mantenere l’integrità biologica dei prodotti durante i metodi di trasformazione, riciclare scarti vegetali o animal per restituire gli elementi nutritivi alla terra e certificare il processo di produzione.
Rispettare una dieta biologica significa mantenere uno standard di nutrizione che ha a cuore il proprio organismo, la propria salute e il proprio benessere. Chi si attiene ad un’alimentazione biologica sceglie di nutrirsi con prodotti freschi e genuini, con una corta filiera di produzione. Da un’indagine condotta dalla commissione Sanità del Parlamento europeo è emerso come il consumo di cibo biologico possa correlarsi alla riduzione del rischio di malattie allergiche e di obesità e alla diminuzione degli effetti negativi sullo sviluppo cognitivo e neurologico dei bambini causati dagli attuali livelli di esposizione ad insetticidi durante la gravidanza e l’infanzia.
COME SI OTTIENE LA CERTIFICAZIONE BIOLOGICA
Tutte le aziende che rispettano le regole di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, possono richiedere la certificazione biologica. Dal momento in cui ne fa richiesta, un’azienda deve permettere agli enti preposti il controllo di ogni fase dell’intero percorso produttivo, affinchè possano essere verificati i requisiti in tutta la filiera.
Il compito di vigilanza territoriale è delegato alle amministrazioni regionali attraverso organismi di controllo indipendenti che procedono con ispezioni costanti e cadenzate. Per ottenere la certificazione bio, i controlli sono svolti anche nelle eventuali fasi di trasformazione, immagazzinamento, trasporto e distribuzione durante la vendita.
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AVVISO AI CONSUMATORI!
Non basta la dicitura bio sulla confezione per averne certezza. È una questione di fiducia e di attenzione nei confronti dei consumatori. L’etichetta è l’unico requisito che certifica e garantisce la provenienza da agricoltura biologica, attraverso un numero di codice attribuito dall’organismo di controllo e dal Ministero delle Politiche Agricole.
Il sigillo di garanzia è il logo Europeo, una foglia su sfondo verde formata da stelline bianche. Accanto al logo UE, la dicitura Italia (IT) garantisce che le materie prime bio alla base del prodotto siano state coltivate nel nostro Paese.