Prezzo olio extravergine 2017/2018: qual è quello giusto

Prezzo olio extravergine 2017/2018: qual è quello giusto

Buone notizie per i consumatori italiani di olio extravergine di oliva:

il prezzo dell’olio extravergine di oliva nel 2018 subirà un leggero ribasso rispetto a quelli del 2017 – che ha registrato una media di 7,40 a litro. C’è però da mettere subito in chiaro una cosa: anche nel 2018 acquistare un’extravergine di oliva di alta qualità, 100% italiano, a meno di 7,00 al litro può essere abbastanza rischioso. I motivi sono abbastanza chiari.

Con più di 300mila tonnellate stimate (dati Ismea) la campagna olearia di quest’anno ha registrato un considerevole aumento rispetto a quella dell’anno scorso (2016). Un incremento derivante principalmente da due fattori: il clima abbastanza caldo e l’assenza di malattie per gli ulivi. Una crescita netta che però non riesce a soddisfare completamente la richiesta del mercato interno (il fabbisogno di olio extravergine di oliva per l’Italia è pari a 600mila tonnellate l’anno – dati Assitol).

La realtà è che metà dell’olio extravergine utilizzato in Italia proviene dall’estero. Fatto che, ovviamente, non sarebbe un problema se comunicato all’acquirente nell’etichetta. Purtroppo non è sempre così. Anzi. Ogni anno le aziende italiane acquistano dalle 300mila alle 400mila tonnellate di olio di oliva proveniente da Grecia, Spagna, Tunisia, Turchia, Marocco per spacciarli come prodotti di provenienza italiana e venderli sugli scaffali di supermercati e negozi.

In caso di attività illecite, l’etichetta non basta a stabilire l’autenticità: l’olio extravergine di oliva, spesso, è frutto di miscele di oli di qualità inferiore e addirittura di categorie inferiori, attraverso le quali si riesce ad ottenere un prodotto che rispetti i parametri stabiliti per l’extravergine.

Da non sottovalutare, fra l’altro, che l’olio prodotto in frantoio con sistemi tradizionali e secondo lavorazioni artigianali è notevolmente superiore ad un olio derivato da produzione industriale (guarda qui). Il motivo è presto detto: innanzitutto per la dimensione della filiera; l’olio che non ha alcun intermediario,venduto e imbottigliato direttamente dal produttore, conserva tutte le proprietà organolettiche a causa della velocità di consumo.

A questo va aggiunto anche un motivo collegato a logiche di produzione industriale: favorire la quantità a discapito della qualità per ottenere prezzi più bassi: buona parte dell’extravergine presente nella grande distribuzione in Italia ed Europa, è spesso un blend di oli italiani, comunitari ed extracomunitari.

QUAL È IL GIUSTO PREZZO DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA AL LITRO?

Per un’extravergine di buona qualità è necessario dover spendere di più, anche se spesso, costo superiore non significa certezza di qualità.

Ma vediamo cifre alla mano cosa concorre a determinare il prezzo di un buon olio e come è praticamente impossibile rimanere sotto certe cifre.

Consideriamo, per esempio, i prezzi medi per un litro di olio extravergine pugliese:

Quotazione base olio extravergine di oliva: 4,62 /kg (fonte Ismea, novembre 2017)

Costo bottiglia: 0,20 – 0,80

Costo etichette: 0,10 – 0,15

Costi tappi a vite: 0,1 – 0,20

Cartone da imballaggio: 0,05 – 0,15

Servizio imbottigliamento: 0,22 – 0,50

Iva: 4%

Comunicazione: 8%

Come si nota dai dati sopraccitati i costi medi per una bottiglia di olio extravergine di buona qualità sono compresi in una forbice che varia dai 7,50 agli 11 .

Nel caso di olio biologico il prezzo sale ulteriormente solo, ad esempio, considerando il costo del prodotto all’origine pari a 6,20 .

Per maggiori informazioni: www.agricolatricarico.it